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Posizionarsi nel mercato come farebbe un ecosistema.

Regenerative Growth

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L’aria mattutina è frizzantina e tutti siamo seduti in cerchio davanti l’insegnante. È il primo giorno di workshop del nostro corso di formazione per imprenditori biologici ed eco-friendly. Adelaide sta spiegando la biodiversità ai nuovi corsisti in modo concitato e appassionato. Ad un certo punto però succede una cosa che ha sconvolto letteralmente la mia visione della vita. Spesso basta una scintilla e a catena inizi a comprendere molte cose.

Vuoi sapere cosa è successo?! Allora reggiti forte perché sarà un lungo viaggio nel mondo selvaggio della natura.


Posizionarsi come farebbe un ecosistema: la biodiversità.

Tantissime volte ti sarà successo di sentire questa parola. 

Forse la usi così tante volte per descrivere la tua attività che è già diventata ovvia o scontata.

Ma cosa è effettivamente la biodiversità?

In realtà il concetto è molto semplice ma non la sua comprensione in modo profondo.

Secondo Wikipedia: La diversità biologica è la varietà di organismi viventi nei loro rispettivi ecosistemi. https://it.wikipedia.org/wiki/Biodiversità

Io però amo chiamarla in un altro modo perché la rende più pragmatica e di semplice comprensione.

La biodiversità non è altro che una delle più grandi strategie di sopravvivenza della natura.

Ma cosa intendo dire con questo?!

Ognuno di noi si crea nella propria vita dei piani. 

Delle strategie per sopravvivere a questo mondo così complesso.

Per esempio Manuela nella propria vita adotta le seguenti strategie:

1 - Il piano A / ha una azienda agricola biologica di ortaggi.

2 - Il piano B / la sera disegna illustrazioni che vende online dei suoi animali.

3 - Il piano C / ha delle famiglie di api con le quali vende del miele e qualche altro prodotto dell’alveare.

Questi piani sono le sue strategie di sopravvivenza.

Come dice il grande psicoterapeuta Giorgio Nardone fondatore della Terapia Strategica Breve: “Comportati sempre in modo da aumentare le possibilità di scelta”.

In poche parole se nella tua vita hai più strategie da utilizzare, quando un piano fallisce c’è ne è subito un altro a rimpiazzarlo. 

E questo ci permette di non disperarci di fronte alle avversità ma di essere sempre dinamici e forti.

Inoltre questo sistema oltre a formare la nostra vita continuamente ci permette di imparare dai nostri errori e fallimenti.

Ci permette di evolverci, di migliorarci.

Quindi ora ti rifaccio la solita domanda: cosa è davvero la biodiversità?

Sono i tanti piani della natura che usa per sopravvivere ai cambiamenti. 

Così ha più chance di sopravvivere.

Sicuramente questi discorsi già li conoscerai. 

Ma ora voglio spiegarti cosa è davvero successo quel giorno mentre Adelaide spiegava la biodiversità.

Mentre la ascoltavo la mia mente ha avuto un flash.

Ha comparato l’ecosistema con il mercato, la nicchia ecologica con la nicchia di mercato.

L’uomo, oltre ad essere una delle tante strategie della natura, è anche a sua volta uno dei più grandi creatori di strategie.

Comprese quelle utilizzate per far funzionare una azienda.

E quelle strategie utilizzano le stesse regole della natura. 

Perciò se vuoi sopravvivere con la tua azienda nel mercato devi saperti adattare ai cambiamenti.

E come si fa? 

Te l’ho già spiegato ;-)

Differenziandoti.

Differenziando le proposte, differenziando i prodotti, differenziando la clientela, differenziando l’immagine che dai della tua azienda, differenziandoti in tutto.

E comunicarlo in modo efficace, attrattivo e strategico.

Ma perché differenziarsi? 

La risposta è molto semplice.

Ti ricordi cosa ti ho detto riguardo le api in questo articolo: Come scegliere i colori più efficaci per la tua azienda o progetto?

Te lo ripeto brevemente.

Le api non si posano su fiori di alcune tonalità di rosso.

Lo sai perché? 

Semplice quanto geniale.

Perché le api non sono gli impollinatori di quel tipo di fiori.
Analogia: i fiori di colore rosso non hanno come clienti le api e quindi le api non li vedono. 

Quindi è necessario differenziarsi per farsi notare e attirare i tuoi impollinatori, quelli simili a te.

Quelli della tua stessa nicchia ecologica. 

Posizionarsi come farebbe un ecosistema: la nicchia ecologica.

Spero che a questo punto il quadro inizi ad essere più chiaro.

Ma per aiutarti in questo ragionamento vorrei spiegarti ancora una cosa prima di illustrarti il processo di progettazione di una azienda.

Per questo voglio farti una domanda.

Una domanda che a tanti apparirà scontata. 

Cosa sta causando la chiusura delle imprese qui in Italia?

La maggior parte mi risponderanno: la burocrazia, le tasse e la politica. 

Ovviamente sono parte del problema ma non il problema stesso.

La verità è che la mancanza di adeguati strumenti di progettazione, di competenze nei nuovi mezzi di comunicazione e la mancanza di una visione ha reso le aziende italiane inadeguate al cambiamento.

Le ha rese obsolete e non in grado di semplificare l’enorme mole di informazioni di cui siamo circondati. 

E sono molti gli imprenditori che non hanno le competenze per sopravvivere a questo mercato.

Al loro mercato di riferimento.

Forse sembrerà scontato ma voglio dirti un’altra cosa.

Una cosa che cambierà la tua percezione delle cose.

Che lo si voglia o meno, ognuno di noi si posiziona all’interno del mercato in modo più o meno cosciente e preciso.

Se hai una azienda lo stai facendo anche tu in questo momento.

Questo perché è semplicemente una delle leggi più importanti della natura: il posizionamento.

Per esempio io conosco tante aziende apistiche o agricole biologiche che hanno come valori la sostenibilità ambientale e la tutela dell’ambiente e in modo automatico si posizionano in quella fetta di mercato. 

Con il loro linguaggio, con i loro valori e con il loro sistema di credenze attirano persone e clienti con gli stessi valori.

Ma il problema è che non essere consapevoli di questo processo, nel tempo ci porta dei danni enormi.

Perché non ci permette di avere il controllo della nostra direzione.

Del nostro obbiettivo primario: la vision.

E così con questo cambiamento climatico tante aziende agricole, anche sostenibili si stanno estinguendo.

Perché non hanno gli strumenti per focalizzarsi sulla loro nicchia di mercato.

Per produrre dei prodotti davvero vincenti per la loro piccola nicchia ecologica.

Si, facile a dirsi, ma come si fa?

Stringendo il nostro focus su una nicchia precisa.

All’interno del mercato di riferimento che andiamo a prendere generalmente c’è un leader e al massimo un altro coLeader.

Entrare in quella nicchia ti farà combattere per le risorse per sopravvivere.

Solo che essendo già satura, con già un leader, ti farà fare una lotta per poche risorse rimaste.

E la lotta oltre ad essere spietata è una guerra che si fa sopratutto sui prezzi. 

E per chi ha come valore fondamentale la qualità, competere sui prezzi è impossibile.

È una battaglia che non può vincere.

 

nicchia di mercato con leader

 

Quindi, come puoi vedere dall’immagine qui sopra, l’unica via rimane quella del posizionarti al di fuori del mercato e iniziare a divulgare i tuoi valori e le tue competenze alla tua nicchia di mercato appena creata.

Diventando poi nel tempo leader di quella nicchia.

Acquisendo sopratutto competenze specifiche e potenzialità adatte al cliente.

Ah dimenticavo però di dirti una cosa fondamentale!

Cosa è una nicchia ecologica?

Cioè Lorenzo…ti eri scordato di dirmi la cosa più importante?!

Hai ragione mi sono dilungato, ma ora rimedio subito. 

La nicchia ecologica secondo l’Enciclopedia Treccani:

nìcchia ecològica Spazio occupato da una specie o da una popolazione all'interno del suo habitat, inteso non come spazio fisico, ma come ruolo e funzioni che gli individui svolgono in un ecosistema, o anche come il modo in cui una specie utilizza le risorse dell'habitat in cui vive.

http://www.treccani.it/enciclopedia/nicchia-ecologica/

Se facciamo una analogia con la nicchia di mercato il risultato è impressionante.

Perciò prima mettiamoci nei panni della tua azienda.

Non so se tu hai un logo, una vision, dei colori aziendali ecc., ma come abbiamo già detto prima, sappiamo entrambi che tu lo sappia o meno in questo momento ti stai posizionando in un luogo e tempo ben preciso della nicchia.

Solo che se non hai fatto un lavoro per focalizzarti, per restringere il tuo focus, la clientela sarà composta dalla massa.

Da tutti. E come si dice puntare a tutti è come puntare a nessuno. 

Perché le tue risorse sono spalmate su più prodotti e servizi.
Le tue energie dissipate in più fronti senza essere ottimizzate.

Non puoi avere delle procedure chiare e semplici da utilizzare perché la tua clientela non è omogenea, ha valori, gusti e stili di vita molto differenti.

Perciò sarai sempre inappropriato.

Ma ora che hai capito come funziona puoi finalmente migliorarti!

Si ma come si fa?!

Eccoci arrivati al cuore del discorso!

Posizionarsi come farebbe un ecosistema: diventa leader.

Sembra scontata ma è proprio una bella domanda.

Tenendo presente che non esiste un solo metodo efficace, posso dirti quali sono le strategie che a me hanno funzionato.

Ricordati sempre di avere un metodo che ti permetta di raccogliere e analizzare i dati per poterli utilizzare per il tuo miglioramento.

Diffida sempre dei risultati facili e veloci.

Però prima di continuare voglio darti una idea di quello che penso davvero.

Di quello in cui credo fermamente.

Credo che davvero molte persone, la maggioranza di noi, voglia stare sulla vetta della montagna.

Ma sopratutto che in pochi si rendano conto che ciò che conta veramente è il percorso per raggiungerla. 

Detto questo possiamo iniziare con le strategie ;-) 

Innanzi tutto un imprenditore dovrebbe avere sicuramente padronanza delle risorse all’interno della nicchia.

E per avere la padronanza bisogna avere molte competenze.

Ma forse due/tre sono le più importanti: la prima è avere una visione e la seconda è la conoscenza dei mezzi per raggiungerla. 

Secondo Simon Sinek un’azienda è “attrattiva” e viene percepita come leader del mercato se comunica in questo modo: https://www.youtube.com/watch?v=_CBLekm9Xx0&t=7s

Questo perché avere una vision chiara e divulgarla nella maniera più efficace ci permette di attrarre nella nostra nicchia ecologica i nostri simili.

Questo accade anche nella nostra vita privata.

Pensa alle persone con cui vai in vacanza o i tuoi amici più stretti.

Sono persone che malgrado abbiano un carattere diverso dal tuo, hanno gli stessi valori di vita.

Ed è proprio per questo che sono le persone che più facilmente riescono a comprendere quello che dici, i tuoi stati d’animo e le tue idee.

Perché sono sulla stessa lunghezza d’onda.

Ovviamente non tutti i nostri clienti saranno totalmente simili nei nostri valori ma quelli che lo saranno avranno maggiori possibilità di essere i nostri True Fan.

I nostri più affezionati clienti. 

Non pensare però che il marketing sia fregare la gente.

Anche se abbiamo tantissimi brutti esempi in Italia e nel mondo di cattivo marketing.

Marketing significa semplicemente essere degli esseri umani. 

Significa comunicare nel modo più strategico ed efficace possibile.

Non significa far credere cose che non esistono ai nostri clienti.

Quella si chiama truffa non marketing.

Io credo che se vendi dei prodotti di alta qualità al tuo target di riferimento, cioè prodotti di cui loro hanno veramente bisogno, che risolvono i loro problemi, non vedo perché sia sbagliato essere comunicativi. 

Essere strategici.

Infatti mi fanno ridere le persone che odiano il marketing pensando che sia solo uno strumento manipolatorio.

Lo è se vendi dei prodotti di scarsa qualità a persone non interessate.

Cioè il marketing che veniva fatto negli anni ’50 e di cui ancora siamo pervasi [call center, email marketing aggressiva, trattative forsennate sui prezzi, ecc.]

Oggi fare marketing significa una cosa soltanto. 

Creare una vera relazione con il cliente, instaurarci un vero rapporto di amicizia.

Non come essere amici, ma essere veramente amici. 

Per questo utilizzare le parole “marketing relazionale” secondo me è un controsenso. 

Usare questo tipo di marketing significa semplicemente comunicare in modo empatico i nostri valori e prodotti.

Semplicemente essere gentili, chiari e appassionati con il cliente. 

Scusate la parentesi ma era importante farla per chiarire alcuni concetti chiave.

Quindi prima cosa crearsi un sistema di progettazione comunicativo ed identitario.

Puoi scaricarlo e compilarlo subito iscrivendoti gratuitamente alla mia newsletter. ;-) CLICCA QUI

Una volta compilato in tutte le sue parti avrai chiaro quali siano le tue potenzialità e la tua vision.

Lorenzo mi sono perso un attimo, ma cosa è veramente la vision? Come faccio a focalizzare la vision? 

Hai ragione forse ho messo sul fuoco troppe informazioni. 

Allora facciamo un passo indietro.

Ti aiuto a capire.

La vision è quello che ci muove veramente.

È la nostra visione della vita.

È il PERCHÈ facciamo quello che facciamo. 

E non solo nel personale è così ma anche all’interno delle aziende.

Per esempio nella nostra visione personale potrebbero esserci dei figli, o una realizzazione sul lavoro, o vivere su un’isola caraibica.

Non va giudicata.

È ciò che siamo e vorremmo essere. 

Stessa cosa vale per una azienda. 

È il suo obbiettivo più lontano nel tempo. Il suo sogno nel cassetto.

Faccio due esempi per farti capire bene.

IKEA: Creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone.

BARILLA: Aiutiamo le persone a vivere meglio, portando ogni giorno nella loro vita il benessere e la gioia del mangiar bene.

Questi sono i perché di queste due aziende.

Come puoi notare, le vision sono poco pragmatiche ma permettono di sognare in grande, di farti ispirare da ciò che davvero ti dicono le tue passioni e i tuoi sogni.

Per la parte pragmatica c’è poi la mission [ve la spiegherò in un altro articolo].

Posizionarsi come farebbe un ecosistema: i sensi.

Come ho detto nel paragrafo precedente, abbiamo bisogno di 2/3 cose fondamentali per acquistare il podio della nostra nicchia.

Ed essere considerati Leader.

La prima è appunto avere una visione.

La seconda conoscere i mezzi per acquisire risorse.

Il primo mezzo da conoscere è sicuramente quello di progettazione dell’identità aziendale.

Che puoi scaricare cliccando questo link.

Quello che utilizzo io lo puoi utilizzare con tutti i tuoi progetti, anche se vuoi fare una cena a tema tra amici.

È la base del Brand Positioning.
Senza quello difficilmente una azienda riesce a sopravvivere ai cambiamenti che gli si pongono di fronte.

Il secondo mezzo sono le competenze nel lavoro che svolgi.

Riguardo questo argomento ti posso dire veramente poco [anche perchè chi meglio di te può conoscere il tuo lavoro?] se non di accrescerle il più possibile: leggendo, facendo workshop, corsi online, seguendo webinar, gruppi facebook, ecc. 

È il tuo lavoro e se lo ami vedrai che riuscirai a trovare il tempo per accrescere queste competenze ;-)

Il terzo strumento sono i tuoi sensi.

Si hai capito bene, i tuoi sensi: vista, olfatto, tatto, odorato.

Sono i mezzi con il quale percepisci il mondo. 

Sono la base del mio lavoro. Del Brand Designer.

E questi mezzi si possono allenare.

Io per esempio per allenare la vista alla bellezza, tutte le mattine quando sono in bagno o quando sono in pausa pranzo, mi guardo i siti web dei più grandi designer, architetti, artisti del mondo.

Così facendo alleno tutti i giorni i miei occhi a quelle forme, a quelle curve che inizialmente mi sembrano così strane e sofisticate. 

Solo allenando i miei sensi “alla bellezza” posso creare nella mia azienda dei prodotti competitivi sul mercato e che davvero siano belli per la mia nicchia di mercato.

Spesso questo passo viene totalmente saltato nella formazione degli imprenditori ma è essenziale al raggiungimento dei tuoi obbiettivi.

Ma oltre a questo, in che modo possono aiutarti i tuoi sensi a raggiungere i tuoi clienti?

Semplice quanto efficace. 

Creando una Brand Identity. 

La Brand Identity è, semplificando molto, il modo in cui vuoi farti percepire dalla tua clientela.

È il modo in cui vuoi farti percepire deve essere comprensibile e condivisibile dalla tua clientela.

Eccone un esempio che ho fatto per una azienda →

Inoltre essa non comprende solo elementi visivi. 

Anzi.

Più sarai in grado di creare elementi comunicativi utilizzando tutti i sensi, più riuscirai ad arrivare ai tuoi clienti in modo efficace.

Ecco qui sotto un disegno che rende chiaro quanto sia importante la differenziazione e la comunicazione dei propri valori in modo coerente.

Che dite l'arancione si nota in mezzo a tutti i puntini neri?!

  

differenziazione

 

Ma come fare ora a creare il proprio ecosistema?!

Beh, come prima cosa direi a questo punto di creare un punto vendita.

Ovviamente non prima di aver creato dei prodotti ad hoc per il nostro target di riferimento. 

Prodotti di altissima qualità e valore.

Prodotti che risolvono problemi o soddisfano esigenze della nostra clientela.

Prodotti in linea con la tua vision.

A questo punto non possiamo che creare e progettare il nostro punto vendita.

Digitale e/o analogico che sia. 

Ma poiché quelli analogici già li conosciamo, quali sono i punti vendita digitali?

Avete presente il negozio di vestiti sotto casa dove comprate le scarpe da quando eravate bambini?

Beh adesso esiste anche online.

E il supermarket dove la mamma faceva la spesa la sera quando usciva dal lavoro? 

Esiste anche quello online.

Si Lorenzo lo sapevo che ci sono negozi online!

Non pensare sia così scontato. 

In molti non si rendono conto che l’online non è altro che l’estensione del mondo analogico. 

Non solo.

Il mondo digitale è reale quanto quello analogico.

Lo sai cosa sono i social network che tante persone disdegnano? 

Sono dei luoghi pubblici o privati digitali.

Ci sono luoghi che noi solitamente frequentiamo nel mondo analogico: feste, cene tra amiche, yoga con la vicina di casa, ecc. 

Stessa cosa ci sono persone che frequentano Facebook [che ha un suo funzionamento preciso interno], altre instagram, altre ancora Pintrest o Linkedin, ecc.

In poche parole i social sono la nostra evoluzione comunicativa. 

Una implementazione al mondo analogico.

E alle persone che continuano a ribadire che i social hanno contribuito a distruggere i rapporti umani voglio dire una cosa

I social sono dei mezzi!

È come incazzarsi con l’auto che è andata addosso ad un albero mentre guidavamo ubriachi!

Il mezzo è inanimato e se ne frega di noi. 

Se una persona è maleducata nei social, lo è anche fuori dai social.

Purtroppo c’è tutta una massa di persone che non avendo abbastanza informazioni sul loro funzionamento, mette un muro rifiutandoli categoricamente. 

Ma lo rifiutano ghettizzandosi da soli. 

Perciò imparare ad utilizzare al meglio questi strumenti digitali non solo ti permette di distinguerti e sopravvivere ma anche di cavalcare questo cambiamento arrivando a vendere i tuoi servizi e prodotti di qualità dall’altra parte del mondo.

Come la natura ci insegna: quando una cosa non serve più si estingue.

Compreso le aziende che non sanno più dare prodotti di alta qualità.

Semplicemente perché non si sono adattati ai nuovi strumenti, sia di produzione che di comunicazione.

 

Posizionarsi come farebbe un ecosistema: ricapitoliamo.

Per dare un senso e un posto a tutto quello che ho spiegato fino ad ora, voglio regalarti queste infografiche. 

Malgrado sembrino semplici e facili da capire, sono il frutto di anni di lavoro nel campo dell’agricoltura sostenibile e del brand design. 

Non solo.

La maggior parte delle persone, ma sopratutto degli imprenditori, ignora completamente i meccanismi e le informazioni contenute al loro interno.

Perciò fanne buon uso perché ti permetteranno di avere una consapevolezza e percezione della tua azienda in modo completamente diverso.

Ecco come ti ho promesso, le preziose informazioni.

 

infografica ecosistema

Combattere per le risorse.

In un ambiente gli esseri viventi lottano per la sopravvivenza accaparrandosi le risorse. Quando una nicchia diventa satura e combattere per le risorse diventa davvero difficile c’è bisogno di operare una differenziazione di mercato [creare una nuova nicchia] per accedere a nuove risorse ed essere riconosciuti come leader. Solitamente però gli ambienti non sono chiusi e le risorse non sono limitate e fisse ma in continua evoluzione e portate all’entropia perciò ciò che diventa indispensabile è proprio il Brand Position [che posizione occupa la tua azienda nel mercato e nella mente del cliente].

 

Cosa succede se si entra in una nicchia già satura?

Entrare in un mercato già saturo, senza risorse, comporta con grande probabilità, l’estinzione della specie. Come esempio abbiamo la maggioranza delle piccole partite iva che aprono in questo momento storico senza conoscere il Brand Positioning.

 

 

infografica nicchia ecologica

In che modo sopravvivere alla saturazione della nicchia ecologica?

Quando le aziende sono maggiori rispetto alle risorse disponibili, uno dei modi più efficienti per sopravvivere rimane quello di aumentare le proprie competenze, conoscere gli strumenti per accaparrarsi le risorse, differenziarsi aprendo una nuova nicchia di mercato [spesso più verticalizzata rispetto alla prima] e quindi sopravvivere al cambiamento. 

Perciò è necessario focalizzarsi su una nicchia ben precisa, acquisendo delle competenze specifiche per quella nicchia.

Questo perché se utilizzi le stesse strategie e soluzioni dei competitor, se vuoi somigliare a loro, se ti ostini ad avere più professioni o nicchie senza avere le giuste competenze [senza essere ADATTO] la natura ti chiude i battenti.

Perciò è necessario appunto differenziarsi e ottimizzare le risorse. 

Questo perché non basta avere una immagine coerente con il lavoro che svolgi e la tua clientela ma bisogna ottimizzare i processi lavorativi al fine di avere i caratteri giusti per il nostro tipo di clientela, che risolvano i loro problemi.

   

infografica differenziazione

Principio di coerenza. 

Una volta creata una nuova nicchia ecologica, è molto importante andare a creare un sistema di comunicazione coerente in tutti i suoi livelli.

Ma sopratutto un sistema che inizi ad attrarre clienti anche dalle altre nicchie, clienti più “specializzati” e più in linea con la nostra vision e sistema di credenzerispetto alla vecchia nicchia di appartenenza. 

In poche parole avremo un doppio vantaggio rispetto ai nostri vecchi competitor.

La prima è che non verremo percepiti come competitor dai nostri vecchi competitor, anzi ci vedranno come diversi e specializzati in modo differente.

La seconda è che inizieremo ad attrarre anche clienti dalla nostra vecchia nicchia di provenienza, clienti più in linea con i nostri valori, sistema di credenze e quindi prodotti.

Es. Ad un certo punto in agricoltura è nata l’esigenza di creare una nuova nicchia più attenta all’etica ambientale e alla biodiversità [il biologico]. I primi ad essere entrati in quella nicchia sono diventati Leader ed hanno iniziato ad “attrarre” clienti che prima appartenevano alla macro-nicchia agricoltura. In sintesi l’agricoltura biologica è stata una nuova nicchia ecologica ora in espansione e che probabilmente nel tempo sostituirà quella convenzionale.


Questo principio si basa sul fatto di andare ad “attrarre” grazie alla comunicazione, sopratutto persone simili a noi, con i nostri stessi valori [che diventeranno più facilmente dei true fan - i nostri sostenitori più importanti e fidelizzati].

Solo così saremo considerati dai nostri clienti Leader della nicchia ecologica. 

Posizionarsi come farebbe un ecosistema: conclusione.

Al giorno d’oggi avere le informazioni che hai appena appreso all’interno di questo articolo può davvero fare la differenza.

Possono darti la spinta nei tuoi progetti aziendali e personali, ma sopratutto sopravvivere e cavalcare il cambiamento.

Lo stesso cambiamento che ogni istante è presente nelle nostre vite.

Creare una nicchia ecologica [o di mercato ;-) ] e attrarre persone affini alla tua visione e sistema di valori è fondamentale per raggiungere grandi risultati.

Non è importante avere tanti cliente ma averne pochi ma fidelizzati.

E ricorda sempre non sono i clienti che risolvono i tuoi problemi ma sei tu che devi risolvere i loro. 

Solo così potrai gettare le basi di numerosi progetti che potranno cambiare, perché no, il destino dell’umanità.

Un abbraccio,

Lorenzo

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Per uscire dalla crisi climatica stiamo utilizzando gli stessi modelli e valori che l'hanno creata. Non te lo sentirai dire spesso ma un business non esiste per vendere. Un business esiste per dare alle persone gli strumenti necessari ad essere davvero felici. La vendita, come l'equilibrio del pianeta, sono solo dirette conseguenze di questo comportamento.

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